Guida all'inserimento dati

 

Inserimento e modifica di un antenato

Nome

Il campo nome è obbligatorio. I nomi abbreviati devono essere riportati per esteso, quindi Giobatta deve essere sostituito da Giovanni Battista, oppure (se vuoi proprio mantenere anche il diminutivo) specificato tra parentesi: Giovanni Battista (Giobatta). Inoltre, inserisci tutti i nomi, quindi anche eventuali secondi o terzi nomi, non sono informazioni da riportare nelle note, altrimenti non può essere ricercata.
Se non sei in grado di compilarlo, la voce da usare è Sconosciuto oppure Sconosciuta.

Cognome

Se il cognome non è noto non riportare Sconosciuto, ma lascia semplicemente il campo vuoto.

Varianti del cognome

Può capitare, specialmente negli atti antichi, che una stessa persona venga citata con diversi cognomi.
Un facile esempio (inventato) potrebbe riguardare il signor Antonio Bortolini, anche menzionato Burtolini oppure Del Bortolino.
Quale cognome inserire? Decidere anzitutto la forma principale, riempiendo con essa il campo Cognome (sappi che in futuro potrai cambiare tale scelta); poi, riportare le forme rimanenti del cognome, utilizzando questo campo e separando i vari cognomi con una virgola: Cognome1, Cognome2
Quando non inserire una variante? Un primo caso in cui non va inserita alcuna variante è, per ogni donna sposata, il cognome che essa assume dal marito, usanza diffusa da ignorare.
Inoltre, non inserire i cognomi che si trovano nelle registrazioni civili dei figli legittimati in un secondo momento dai genitori. Solitamente, se il padre riconosce un figlio, a questi si assegna regolarmente solo il cognome del padre. Nel caso in cui venga riconosciuto solo dalla madre, allora prenderà il cognome della madre. Qualsiasi cognome inventato o provvisorio (rientra in questo caso anche un primo risconoscimento della madre, in seguito "cancellato" dal riconoscimento definitivo del padre) può essere inserito semplicemente tra le note, si tratta di una semplice curiosità non meritevole di altro.
Un ulteriore caso da scartare è quello delle latinizzazioni del cognome presenti nei registri parrocchiali o notarili: i parroci e i notai, nei secoli scorsi, trasformavano in latino i cognomi, le cui origini sono strettamente legate alla lingua volgare. Se invece hai potuto constatare un'affermazione del cognome in latino anche nei secoli recenti, la tua scelta è corretta, altrimenti no.
Attenzione: non riportare varianti di cognome se esse non sono espressamente citate per l'individuo in questione. Se conosci diverse varianti di un cognome menzionate nei documenti, sappi che esse non devono essere inserite per ogni persona, ma solamente per quelle effettivamente citate con tali cognomi.

Soprannome di famiglia

Il soprannome di famiglia (sottocognome, secondo cognome oppure menda) è un soprannome utilizzato per distinguere diverse famiglie che portano lo stesso cognome e che vivono nella stessa area. Salvo i rari casi in cui il soprannome di famiglia cambia per ulteriore necessità, esso viene tramandato di generazione in generazione esattamente come il cognome. Se esso è presente, deve essere inserito, altrimenti lascia il campo vuoto. Nei casi (rari) in cui un soggetto abbia più di un soprannome di famiglia, essi vanno inseriti separati dalla virgola come visto per il campo Varianti.
Solitamente nei documenti viene riportato nella forma A detto B, dove A è il cognome e B il soprannome.
Quando non inserire un soprannome? Non riportare in questo spazio soprannomi individuali della persona, che invece sono destinati al campo Note. Inoltre, non va inserito come soprannome il cognome del o della coniuge, a meno che non ci sia un'attestazione particolare.

Biografia e note generali

Riportare in questo spazio qualsiasi vicenda inerente alla vita dell'individuo: lavoro, spostamenti o curiosità.
Attenzione: non utilizzare questo spazio a scopo personale per commenti quali "il mio bisnonno" oppure annotando dati come le età: crea l'evento di nascita risalendo dall'informazione.

Luogo, Località

Scrivi liberamente e con la massima precisione possibile il luogo; è sempre preferibile essere concisi, riportando frazione/località e il comune, non specificando mai oltre la provincia: diventerebbe ripetitivo e inutile, oltre a comportare problemi di visualizzazione nei grafi degli alberi.
Sono esclusi dal suggerimento precedente i luoghi al di fuori dell'Italia per i quali, invece, si invita a descrivere regione e nazione.
Cosa non riportare? Non usare questo campo per scrivere dei dettagli come l'indirizzo di casa: informazioni come questa vanno inserite nello spazio sottostante riguardante le note.
Il luogo può anche essere riportato in una forma diversa da quella attuale, se serve a dare precisione storica; ad esempio una località ora inesistente oppure con un nome (toponimo) diverso. Se esso coincide con il nome attuale del Comune che devi scegliere dall'elenco, puoi anche omettere questa voce, poiché viene ricostruita automaticamente.
Luogo non presente sul suolo italiano Spuntando tale casella, l'evento sarà escluso dal controllo attività e dalle ispezioni dei fondi nelle voci in cui esso giustifica una "mancanza". Nota che San Marino e il Vaticano appartengono al suolo italiano. Tramite la regione fittizia Enclave puoi associare l'evento ai loro comuni.

Note di un evento

Qualsiasi racconto, dettaglio o curiosità riguardante l'evento va inserito in questo spazio.

Regione, Provincia, Comune

Selezionare in sequenza la Regione, la Provincia e il Comune in cui si trova attualmente il luogo sopra specificato. Se disponi di un comune preferito (che puoi impostare nel profilo personale) puoi limitarti al click del pulsante. è estremamente importante collegare l'evento al Comune attuale, in quanto consente all'antenato e all'evento di essere visibile anche partendo dalla pagina del Comune impostato.

Fondo, Registro

Se l'atto è presente in un Registro civile da archiviare, sceglilo da queste liste. Nell'elenco dei Fondi sono riportati in sequenza il Comune, Fondo [Luogo di conservazione (estremi cronologici)].
Se non trovi il Registro o il Fondo in questo elenco, devi prima crearlo per poterlo selezionare. Per l'inserimento di un nuovo Registro devi prima posizionarti nella pagina del Fondo di appartenenza e poi selezionare dal menu la voce Crea registro.
Anche per la scelta del Registro civile puoi servirti del pulsante dei preferiti.

Diocesi, Parrocchia, Registro

Se ne sei a conoscenza, scegli la Diocesi, la Parrocchia e il Registro ove è presente l'atto. Nell'elenco delle Parrocchie sono riportati in sequenza la Provincia, il Comune, la Parrocchia (con l'eventuale frazione). Se non trovi la Parrocchia o il Registro parrocchiale in questi elenchi, controlla meglio e, se necessario, inseriscili.
Per l'inserimento di un nuovo Registro parrocchiale devi prima posizionarti nella pagina della Parrocchia di appartenenza e poi selezionare dal menu la voce Crea registro.
Sono a conoscenza della Parrocchia, ma non dispongo di informazioni quali Registro e numero atto. Che faccio? Se non presente, crea un "Registro atti indefiniti", con estremi cronologici 1500-1900, dove collegare questi atti.
Anche per il Registro parrocchiale puoi servirti del pulsante dei preferiti.

Registrazione Atto

Quando utilizzare il campo Registrazione? Ogni volta che intendi specificare la data della registrazione civile di un evento, sia esso una nascita, una morte oppure un matrimonio.
Questo campo (generalmente facoltativo) assume assoluta importanza nel caso di una registrazione tardiva, circostanza in cui è interessante conoscere, oltre alla data dell'evento, anche la data della registrazione dell'atto, e soprattutto per ogni matrimonio civile, pratica che tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento poteva venire archiviata addirittura a distanza di anni dal rito religioso, la cui data invece deve essere inserita nei campi principali dell'evento.
Nota essenziale: se disponi solamente della data del rito civile, allora puoi ignorare questo campo e porla come data principale dall'evento. In seguito, se necessario, si potrà gestire anche il rito religioso, spostando quella che hai inserito come data principale in questo campo, in favore della data della celebrazione religiosa.

Numero atto

Riporta il numero progressivo dell'atto. Tieni presente che esso non deve essere necessariamente numerico; sono quindi ammessi valori come 45 bis oppure 12 (II parte).

Sezione

Utilizza questo campo per i Registri divisi in più di due sezioni (A, B, ...): renderà separato ed ordinato l'elenco degli atti. Per gli atti appartenenti alla sezione B inserisci il valore 1, per la sezione C adopera il valore 2, e così via. Negli altri casi ignora questo campo.

Documento online

Se esiste un documento online di questo atto, riporta l'url completo.

Numerazione alternativa (Pagina)

Il campo, in condizioni normali, deve essere ignorato. Tuttavia, nei registri consultabili online, i cui atti non sono accessibili direttamente tramite URL, esso diventa obbligatorio, poiché si rende necessario specificare l'immagine, la pagina o qualsiasi elemento che è parte di una sequenza e con cui si identifica l'atto.

Matrimonio

Per unire in matrimonio due persone, devono essere presenti entrambe nel database. Se non hai inserito precedentemente il coniuge oppure non ne hai accertato la sua presenza, non potrai creare il matrimonio: in tal caso aggiungi prima il coniuge e poi ripeti questa operazione.
Sono a conoscenza della data di matrimonio religioso e civile di una coppia. Come mi comporto? Inserisci, chiaramente, un solo evento di matrimonio, impostando la data della cerimonia ecclesiastica. In un caso come questo collega l'evento ai rispettivi Registro parrocchiale e Registro civile: l'evento riceverà doppia visibilità. Inoltre, riporta le date dei riti civili nello spazio della Data di Registrazione.

 

Inserimento di un registro

Nome

Per compilare il campo nome spesso è sufficiente leggere quanto scritto nella copertina del registro. L'unica regola è essere sintetici, quindi un titolo quale Registro degli Atti di nascita del 1892, può essere sostituito da Nascite 1892 oppure Nati 1892. Ogni singola parola va riportata per esteso, senza abbreviazioni (per esempio Vol. va inserita come Volume). Inoltre, non specificare nel titolo informazioni che possono essere riportate nel campo Descrizione, anche se esse sono presenti nella copertina. Dal titolo non c'è alcuna necessità di conoscere la presenza o meno dell'indice alfabetico oppure del numero del primo ed ultimo atto.

Anni di inizio e di fine

Rispettivamente, anno della prima e ultima data di registrazione degli atti (in senso cronologico, non necessariamente significa primo e ultimo atto, per esempio nel caso di fascicoli non ordinati). I registri annuali come Nati 1886 oppure Matrimoni 1904 presentano lo stesso valore per l'anno di inizio e di fine. Se nel citato registro Nati 1886 viene registrata una nascita del dicembre 1885, l'anno di inizio non è 1885 ma sempre 1886, perché l'atto fu compilato nel gennaio 1886.